La Messa da Requiem di Verdi a Redipuglia
«La musica unisce,
pacifica, ha la capacità di mettere insieme». Parole di Riccardo Muti,
alle prese con una Messa di pace in uno dei Sacrari più importanti del
nostro Paese. «L’obiettivo non è solo quello di ricordare i morti – ha
affermato - ma di lanciare un messaggio di conciliazione».
La Messa di Requiem
La Messa di Requiem è una composizione sacra di Giuseppe Verdi del 1874 per coro, voci soliste ed orchestra. È dedicata al celebre scrittore Alessandro Manzoni. Dopo il successo di Aida, Verdi si ritirò per un lungo periodo dal teatro d'opera. Non smise tuttavia di comporre e il lavoro più importante di questo periodo è appunto la Messa di Requiem (talvolta definita impropriamente Messa da Requiem o semplicemente Requiem). Alessandro Manzoni, lo scrittore al quale Verdi dedicò il Requiem. In realtà egli pensava da tempo ad una composizione di questo tipo, tanto che nel 1869 aveva organizzato una messa di requiem a più mani per la morte di Gioachino Rossini (nota come Messa per Rossini). Il "Libera me Domine" della messa del 1874 fu composto in quell'occasione. Verdi rimase molto impressionato dalla morte del compatriota Alessandro Manzoni, avvenuta nel 1873. Manzoni, come Verdi, si era impegnato per l'unità di Italia avvenuta pochi anni prima, e condivideva dunque con lui i valori tipici del Risorgimento, di giustizia e libertà. La sua morte gli fornì dunque l'occasione per realizzare il vecchio progetto, questa volta componendo l'intera messa. Il requiem, che Verdi offrì alla città di Milano, fu eseguito in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni, il 22 maggio 1874, nella Chiesa di San Marco sempre a Milano. Fu diretto dallo stesso Verdi ed i quattro solisti furono Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore) e Ormondo Maini (basso). Il successo fu enorme e la fama della composizione superò presto i confini nazionali. Nel 1875 Verdi operò una revisione al Liber scriptus, sostituendo il fugato del coro con un'aria per mezzosoprano. IL manoscritto autografo è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.
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