Venzone

 

 

 (Vençon in friulano) è un comune italiano di 2.217 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Dal 1965 è monumento nazionale.

La cittadina sorge a 230 m s.l.m., alla confluenza di due importanti valli: quella del Tagliamento, che porta in Carnia, e la Val Canale. Parte del territorio comunale è compreso nel Parco naturale delle Prealpi Giulie. La cittadina è legata da un legame molto profondo con le truppe alpine: questa infatti è una terra di tradizionale reclutamento alpino. Inoltre ancor oggi a Venzone, dopo lo scioglimento del 14º Reggimento nel 2005, ha sede l'8º Reggimento Alpini, nella caserma Feruglio.

Il nome di Venzone viene citato per la prima volta nel 923 come Clausas de Albiciones; in seguito Albiciones diventerà Aventinone, Avenzon, Avenzone e quindi Venzone. Il toponimo deriva certamente da av-au, flusslauf (sorgente, corso d'acqua) e il nome deriva quindi sicuramente dal torrente Venzonassa. È comunque del 1001 il primo documento ufficiale nel quale viene menzionata la città di Venzone. Si tratta di un diploma dell'imperatore Ottone III con il quale si concedeva al Patriarca d'Aquileia l'erbatico del Canal del Ferro intentendo con ciò un'ampia zona, di grande valore, coperta di erba, contrariamente alla pianura friulana che in quei tempi contava quasi esclusivamente boschi e paludi. Nel 1258 Glizoio di Mels, diventato signore del luogo, fece iniziare la costruzione delle fortificazioni: fece in modo di avere una doppia cinta muraria circondata da un profondo fossato in cui scorresse l'acqua del torrente; la pianta è di forma esagonale con lati ineguali.

   

Le mura, alte 8 metri e larghe 1,5 erano robustamente ancorate ad un sistema di 15 torri. Nel 1335 il feudo di Venzone venne ceduto a Giovanni Enrico di Gorizia al quale subentrò il Patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio, che l'anno successivo espugnò la cittadina annettendola al Patriarcato. Nel 1351 Venzone passò nuovamente come feudo al duca d'austria Alberto II e nel 1381 divenne finalmente libera comunità avente voce nel parlamento friulano. Nel 1391 con bolla pontificia di papa Bonifacio IX venne nominata parrocchia. Nel 1420 sotto il doge Tommaso di Mocenigo passò a far parte, come tutto il Friuli (escluso il Goriziano), della Repubblica di Venezia. In quel periodo Venzone raggiunse il suo massimo splendore e i suoi abitanti superavano il numero di 2000. Fu questo, però, anche il periodo in cui iniziò il suo decadimento accelerato dalle incursioni dei turchi. Nel Cinquecento, quando divenne sede di continui soggiorni regali, venne invasa alternativamente dai tedeschi e riconquistata dai veneti. Nel 1797 Venzone venne occupata dalle truppe francesi ma, in seguito al Trattato di Campoformio, subentrarono gli austriaci. Nel 1866, in seguito alla terza guerra di indipendenza e al successivo voto plebiscitario, la cittadina fu unita all'Italia. Nel 1965 il Ministero della Pubblica Istruzione ha proclamato la cittadina monumento nazionale riconoscendone così l'importanza storico-artistica. Anche a causa dell'età avanzata della maggior parte degli edifici, che non avevano subito danni nel corso dei due conflitti mondiali.

L'antica cittadina distrutta dal terremoto del 1976, grazie alla tenacia e all'operosità della gente friulana è stata ricostruita così come era nel Medioevo, al tempo del suo massimo splendore.


Dichiarata nel 1965 Monumento Nazionale, è uno dei più begli esempi di ristrutturazione artistica. Il recupero ha riguardato anche le possenti mura medievali e il Duomo di Sant'Andrea. Di fronte a questo edificio, potrete visitare la misteriosa Cappella di San Michele, dove vengono conservate le famose mummie. La loro storia risale al 1647, quando venne alla luce la mummia del "gobbo", la prima di una quarantina estratte dalle tombe del Duomo.
 

Monumenti e luoghi d'interesse

 

Duomo di Venzone, dedicato a Sant'Andrea Apostolo fu eretto su una preesistente chiesa nel 1308, distrutto dal terremoto nel 1976 è stato in seguito ricostruito per anastilosi.

   

 

Le Mummie di Venzone appartenenti ad un’epoca compresa tra il XIV ed il XIX secolo, attualmente conservate in un edificio vicino al duomo, tra cui il nobile uomo di Venzone Paolo Marpillero. Il processo di mummificazione non è dovuto all'intervento dell'uomo, ma a cause naturali (temperatura ed umidità adatte, alta presenza di solfati di calcio nel terreno). La popolarità di queste mummie era altissima già nei secoli passati, lo stesso Napoleone volle farne visita nel 1807.

 

 

 

Da non perdere

Festa della Zucca
Nella seconda metà di ottobre, la cittadina si anima in occasione della famosissima Festa della Zucca, durante la quale sembra di vivere in una fiaba dell'Età di mezzo. Tutto il centro storico è popolato di musicisti, giocolieri, cavalieri e nobildonne, armigeri, mendicanti e moltissimi altri personaggi legati al mondo medievale.
La protagonista assoluta è la zucca, in tutte le sue particolari forme, dimensioni e ricette.

 

Famosa anche la  " Lavanda di Venzone"