CASTELLI, FORTEZZE, ROCCHE, TORRI, BORGHI E EDIFICI FORTIFICATI, PALAZZI DEL POTERE
Pochi altri settori
dell'arco prealpino risultavano nel Medioevo tanto muniti di castelli e di
fortificazioni come il Friuli. La posizione geografica assegnò già in
epoca romana a queste terre un'importante funzione strategica, che
imponeva la costruzione di adeguate opere difensive. I romani certamente
costruirono un fitto sistema di fortificazioni, di cui poi si giovarono i
longobardi per la difesa del Ducato di Cividale. Altri castelli sorsero
nel periodo degli imperatori sassoni per porre un freno alle rovinose
scorrerie degli Ungari (899-952 d.C). I nuovi castelli vennero costruiti e
presidiati a cura di famiglie di provenienza germanica, che più tardi
formeranno il nerbo della feudalità friulana. Altre rocche sorsero,
infine, nel periodo dei Patriarchi di Aquileia (1077-1420). Nello stesso
periodo le comunità provvedono a dotarsi di fortificazioni più o meno
estese (Venzone, Gemona, Udine, Cividale, Monfalcone, Trieste, Muggia).
Durante la dominazione veneziana (1420-1797) non sorsero, con la sola
eccezione di Palmanova, nuovi complessi fortificati. Il Friuli Venezia Giulia
è ricchissimo di torri e fortezze, castelli e palazzi fortificati Miramare
Duino, Di Gorizia
Di Udine
o i castelli di risorgiva di Strassoldo, nella Bassa Friulana,
ma anche le tantissime
fortificazioni del Friuli Collinare: dalla sommità dei colli, infatti, si
poteva controllare l'arrivo dei nemici e comunicare attraverso segnali di
fumo e gallerie segrete. Oggi, invece, questi castelli proteggono borghi
incantati e angoli senza tempo. E, da lassù, la vista spazia su panorami
infiniti. Come nel castello di Colloredo di Monte Albano
dove lo scrittore Ippolito Nievo scrisse le "Confessioni d'un italiano", Di Gemona Di Villalta di Fagagna,
dove riposa uno dei manieri più ben conservati della regione, o in quelli di Ragogna e Rive d'Arcano,
che si stendono in luoghi appartati e misteriosi, in cui la natura regala intense suggestioni. E ancora a Cassacco, Susans di Majano e Fontanabona di Pagnacco,
dove lo sguardo
abbraccia morbide distese di colline. Ce ne sono tanti ancora, resti o rovine che hanno una storia da raccontare. A collegare in un piacevole itinerario turistico tutti i castelli del Friuli Collinare è La Strada dei Castelli e del Prosciutto. Per conoscere qualcosa di più su questi castelli vi invito a visitare questi due siti: http://www.mondimedievali.net/castelli/friuliindice.htm http://www.consorziocastelli.it/
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