Aquila del Frascola (1616 m)

 

La più bella cima della Val Meduna  divenuta  simbolo turistico è questa. l’Aquila del Frascola, insignificante, coperta di baranci, vista da nord, dal versante meridionale appare invece in tutto il suo splendore di animale roccioso: immobile, eppure in tale posa plastica che pare spiccare il volo da un momento all’altro.

Sta minacciosa con le ali protese, pronta a spiccare il volo, appollaiata in cima a una repulsiva balza di roccia grigia fasciata da cenge impercorse invase dai mughi sopra una valletta scoscesa che precipita verso il Canale del Meduna, il fiume principale della Val Tramontina, il fantasma fluido che nella sassosa piana del Pordenonese s'inabissa congiungendosi con altre affluenti acque in misteriosi e sotterranei amplessi prima di gettarsi nel Livenza.

L'aquila inquieta l'escursionista con la sua presenza corrucciata e vigile. Per tutto lo stacco di mille metri che conduce ad aggirarne lo sguardo per sorprenderla alle spalle, ci sorveglia silenziosa stagliandosi oscura contro il cielo grigio di una imbronciata giornata

 

         

La testa  e l'ala più alta, che costituisce la vetta.

  

La forcella tra la testa e l'ala dell'Aquila. In distanza la piana serena della Val Tramontina con il paese di Tramonti.

 

Il pianoro dell'alta Val Viellia con il Ricovero Chiampis alla sua testa e in alto a sinistra il monte Frascola

 

Il ritorno verso il lontano paese di Tramonti viene effettuato discendendo tutta la Val Viellia, ove potemmo ammirare meravigliose cascate d'acqua ben alimentate dalle recenti piogge, e forre vertiginose.

  

Il monte Frascola è molto frequentato: è la vetta più alta del suo sottogruppo, ha una coroncina di sentieri CAI che gli gira attorno e infine ha un buon punto d'appoggio in casera Champis. Le anticime del Frascola sono praticamente ignorate nonostante offrano angoli di visuale molto interessanti; e anche vie di salita molto divertenti. Il giro è realizzabole in giornata.