Bernadia

 

    

La Bernadia è la prima montagna che si incontra andando da Udine verso nord; appartiene alle Prealpi Giulie e si trova a nord di Nimis e a nord-est di Tarcento. Osservandola da Tarcento, si nota che in realtà essa è un altopiano formato da un insieme di tante montagnole di altezza media di 850 m e per questo viene indicata anche come i Monti Bernadia.

Osservandola invece dalla pianura di Nimis essa appare come un’unica montagna, e si può notare la zona chiamata Costa Dolina, versante esposto a sud-est.

Di fianco alla Bernadia scorre il torrente Torre che ha solcato una valle a V (valle di erosione) dividendola dal monte Stella, che possiede gli stessi strati rocciosi della Bernadia.

Il torrente Cornappo invece ha diviso verso est la Bernadia dal monte Plajúl.

La roccia di questa montagna è sedimentaria e si è formata circa 60.000.000 di anni fa in fondo al mare che allora ricopriva queste zone.

É composta da microfossili come conchigliette e plancton ricco di carbonato di calcio che si sono depositati sul fondo del mare in sottili strati che con il tempo si sono accumulati formando strati di centinaia di metri.

Nelle rocce non ci sono grossi fossili perché si sono formate a grandi profondità e i pesci prima di arrivare sul fondo venivano decomposti.

Il carsismo

È uno dei fenomeni presenti sulla Bernadia. Le rocce della Bernadia sono carbonatiche e per questo la montagna non ha punta. Queste rocce infatti non si sgretolano come le altre, ma si sciolgono . Le molecole di carbonato di calcio che sono insolubili vengono trasformate dall’acqua piovana (che contiene anche anidride carbonica e quindi è leggermente acida) in bicarbonato di calcio che è solubile. L’acqua, ricca di bicarbonato di calcio, finisce poi nei fiumi e/o nelle falde acquifere e viene utilizzata dall’uomo che ricava la propria acqua potabile proprio dalle falde sotterranee.

Uno dei punti di osservazione viene chiamato città di roccia.

È una manifestazione di carsismo superficiale, costituita da un insieme di rocce affioranti di diversa dimensione e di forma irregolare sviluppate verticalmente e modellate dagli agenti atmosferici; la disposizione raggruppata suggerisce l’idea di una città fantasma.

È possibile osservare qui vaschette di dissoluzione e scannellature carsiche.

 Forte del Bernadia

Opera militare, costruita fra il 1908 ed il 1913, fa  parte  del sistema di difesa dei ponti del Tagliamento durante la prima guerra mondiale.

 

 

Al pari delle altre fortificazioni costruite in Friuli, in realtà trovandosi in posizione arretrata rispetto al fronte Isontino non ebbe alcuna funzione strategica, fu occupato, dopo la battaglia di Caporetto, dagli Austro-tedeschi nel 1917.

La struttura è stata recentemente restaurata, da anni accoglie la Festa della pace.

 

Monumento "Faro"sul Monte Bernadia

 

Un’antica strada militare, ora asfaltata, porta da Tarcento a Sedilis e, di qui, sul Monte Bernadia. La strada prosegue poi sulla costa del Monte sovrastante la Val Cornappo e ridiscende nella Val Torre passando per Villanova delle Grotte.

Quasi sulla cima del Monte, sorge un antico forte posto a difesa della pianura friulana.

Gli alpini di Tarcento, sotto la guida del loro capogruppo Enrico Mattighello, dopo la seconda guerra mondiale idearono di costruire quassù un monumento in ricordo dei Caduti della «Julia».